Origini della pista ciclabile

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La pista ciclopedonale Maremonti trae le sue origini dal vecchio tracciato ferroviario che collegava Levanto con Bonassola e Framura.

Questa tratta di linea ferroviaria fu definitivamente abbandonata in seguito alla costruzione a monte del nuovo tracciato e rimase tale fino al 2006 quando il Comune di Levanto, insieme con il Comune di Bonassola e con l'approvazione della Regione Liguria, decisero di intervenire dando vita al progetto di pista ciclabile.

L'idea originaria, però, risale al 1999 quando i comuni di Bonassola e Levanto si accordarono per proporre una prima soluzione di recupero del tratto ferroviario abbandonato.


Poi non se parlò più per anni finchè nel 2005 l' amministrazione comunale bonassolese decise di rimettere mano al piano di risistemazione acquistando per 200 mila euro delle gallerie fra Framura e Levanto e una porzione di 60 mila metri quadrati di terreno circostante. 

L'opera fu finanziata dalla Regione con un fondo di 800 mila euro, che servì ai lavori di progettazione per la difesa mare nella zona della Francesca; in quel tratto, il collegamento con la galleria tra Bonassola e Levanto fu interrotto da una frana ed eroso dal mare ma, una volta sistemato, si riuscì ad accedere anche all' altro finanziamento sempre di 800 mila euro per costruire la pista ciclabile da Framura a Levanto.

La fattibilità del progetto era basata sulla collaborazione dei tre comuni coinvolti e l'obiettivo era quello di unire le potenzialità di ciascun borgo per dare un servizio migliore ai cittadini di tutta la zona: in questo modo si poteva creare un' economia di turismo che invece di limitarsi solo al periodo estivo, poteva arrivare a coprire dieci mesi all' anno.

Per avere un'idea delle condizioni in cui versava il vecchio tracciato ferroviario potete cliccare sulla sezione galleria fotografica del sito oppure visitare il sito "Storia della vecchia linea ferroviaria della Riviera di Levante tra Levanto e Framura".

Dopo una prima serie di lavori, nell'anno 2010 venne completato il primo tratto che collegava Levanto con Bonassola lungo circa 2 Km permettendo ai visitatori ed ai turisti di raggiungere le calette nascoste disseminate lungo il percorso ed accrescendo così un'offerta turistica già di alto livello.

In seguito, nell'anno 2011, grazie ad un finanziamento della Regione Liguria di 301.000 euro, vennero completati i lavori della tratta che collegava Bonassola con Framura portando così la lunghezza totale della pista ciclopedonale a 5 Km; venne inoltre installato un ascensore che collegava la pista ciclopedonale con il porticciolo di Framura e l'accesso al borgo.

Il giorno 2 luglio 2011, con la presenza delle autorità locali,  viene ufficialmente inaugurata la pista ciclopedonale Levanto Bonassola Framura.

Nel 2015, dopo un concorso di idee eseguito nelle scuole locali, la pista viene ufficialmente battezzata Ciclopedonale Maremonti dotandosi così di un logo e di un nome proprio come da progetto per le piste ciclabili della Liguria da inserire nella cartellonistica in corso di allestimento; nei paesi e lungo la pista saranno collocati ‘totem’ e cartelloni che, oltre al nome ed al logo, conterranno immagini e descrizioni del territorio rivierasco attraversato: indicazioni geografiche, monumenti, prodotti tipici, luoghi da visitare e servizi turistici disponibili in loco”.

Di qui la scelta di affidarsi alla creatività dei giovani per elaborare un marchio che individuasse il percorso e potesse figurare su ogni tipo di pubblicazione e sui siti internet dei tre Comuni.

Inoltre sono già previsti progetti futuri: è in corso di studio il prolungamento della pista ciclabile verso Monterosso al Mare, con il riutilizzo dell'abbandonata galleria ferroviaria a binario unico, il cui imbocco è ancora visibile nella zona orientale di Levanto permettendo così il collegamento con le 5 Terre ed infine il prolungamento della pista ciclabile verso Deiva Marina.

In quest'ultimo caso , però, il progetto risulta più difficile in quanto l'ultimo tratto di galleria dovrebbe essere ricostruito, poiché crollato in seguito a una frana; comunque il 6 agosto 2013 la Regione Liguria ha annunciato lo stanziamento di 100.000 euro per la progettazione del percorso ciclabile che unirà i due comprensori.